Con una comunicazione, la Regione Emilia Romagna fornisce ulteriori indicazioni sulla segnalazione dei casi sospetti di Dengue, Chikungunya e Zika nel periodo di sorveglianza potenziata del Piano regionale di controllo e sorveglianza delle arbovirosi.

"L’Italia e la Regione Emilia-Romagna - viene evidenziato - rappresentano un contesto meteo-climatico favorevole per l’introduzione endemica di queste malattie, come dimostrato anche dal verificarsi di alcuni focolai autoctoni nel recente passato, dovuti alla possibile concomitante presenza nel periodo estivo di casi umani rientrati in Italia, dopo essere stati infettati durante il loro soggiorno in aree endemiche, e dell’insetto vettore competente per la trasmissione, Aedes albopictus o zanzara tigre. Nel corso dell’estate 2024 sono stati identificati in Regione Emilia-Romagna due focolai autoctoni di infezione da virus Dengue in provincia di Reggio Emilia (2 casi confermati e 1 probabile) e di Modena (35 casi confermati e 9 probabili)".

Per ridurre il rischio di osservare la trasmissione autoctona di casi di Dengue, Chikungunya e Zika nel periodo di sorveglianza potenziata, in cui è presente e attivo l’insetto vettore, ovvero dal 1 maggio al 31 ottobre, "è necessario che vengano rispettate tutte le indicazioni descritte dalla Delibera di Giunta Regionale 518/2025 1 avente in oggetto “Approvazione del Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi - anno 2025” sulle modalità di segnalazione dei casi sospetti, sul percorso diagnostico presso il laboratorio di riferimento regionale e sulle modalità di intervento. Si raccomanda pertanto che tutti i medici potenzialmente coinvolti nella diagnosi di queste malattie, quali medici operanti nei PS o nei CAU, medici ospedalieri, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale e tutti coloro potenzialmente coinvolti nella diagnosi, siano sensibilizzati al sospetto diagnostico di queste malattie nei confronti dei pazienti che si presentino alla loro osservazione e informati sui percorsi diagnostici/informativi, declinati nel dettaglio nel Piano Regionale Arbovirosi, e riassunti qui di seguito:

- prestare particolare attenzione ai sintomi elencati tra i criteri clinici validi per la definizione di caso di dengue, chikungunya e zika in particolare in pazienti con storia recente di viaggio in area endemica.
 A scopo maggiormente precauzionale e in considerazione della possibile diffusione di casi secondari di trasmissione autoctona nel periodo estivo (quindi anche tra persone che non abbiano viaggiato in aree già note come endemiche), si raccomanda di procedere comunque con le successive azioni di seguito elencate qualora si sia in presenza di pazienti con manifestazioni cliniche significativamente suggestive per dengue, chikungunya e zika, anche senza i criteri epidemiologici, o in presenza di un anomalo andamento epidemiologico di forme febbrili nel territorio; 


- in presenza di un caso sospetto il medico che ha in cura il paziente è tenuto alla segnalazione della malattia infettiva entro 12 ore al Dipartimento di Sanità Pubblica territorialmente competente, utilizzando la Scheda di Segnalazione di Caso di Malattia Infettiva versione 2023 e contestualmente, al fine di individuare tempestivamente i casi di malattia, a inviare in tempi rapidi, massimo entro 24 ore dal sospetto diagnostico, i campioni biologici prelevati, al Laboratorio di Riferimento Regionale – CRREM, con il modulo di accompagnamento predefinito". 


pdf Allegato 1 - Definizioni di caso umano di Dengue, Chikungunya e Zika (221 KB)

pdf Allegato 2 - Scheda di Segnalazione di Caso di Malattia Infettiva (337 KB)

pdf Allegato 3 - Scheda per l'invio al Laboratorio di Riferimento Regionale (288 KB)