“Questa Federazione si aspetta la soppressione della norma, prevista dalla Manovra, che incide fortemente sul rendimento della quota retributiva della Cassa pensione sanitari, e che contrasta con il dovuto riconoscimento ai medici che, in ragione della straordinaria emergenza pandemica, hanno profuso il loro impegno con abnegazione e senza risparmio, sacrificando il loro tempo, la loro salute e financo la propria vita”.

Così la FNOMCeO - Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri - audita, nella persona del suo Segretario Roberto Monaco, sulla Manovra presso le Commissioni Congiunte Bilancio. "Auspichiamo - ha detto Monaco - che il Governo e il Parlamento, all’interno del disegno di legge di bilancio, possano adoperarsi per dedicare ulteriori risorse a sostenere l'offerta di assistenza sanitaria, il potenziamento degli ospedali e della medicina territoriale, il costo dell'assistenza domiciliare, la riduzione delle liste d'attesa, la realizzazione delle case di comunità e per finanziare ulteriori strumenti incentivanti per i professionisti della sanità. Questi sono risultati che riteniamo possano essere raggiunti attraverso il coinvolgimento della professione tutta. Ribadiamo che occorre un grande impegno in termini di investimento sui giovani, sui professionisti, sul capitale umano del nostro Servizio sanitario nazionale, oltre che sulle strutture, sugli ospedali. Vi è quindi la necessità di valorizzare tutti i professionisti del servizio sanitario pubblico dal punto di vista contrattuale ed economico. Tra le priorità, lo sblocco del turnover, con un incremento e un ricambio generazionale del personale ospedaliero, l’aumento dei medici convenzionati sul territorio. Riguardo agli ospedali, riteniamo prioritario eliminare il tetto di spesa per il personale. Occorre un piano straordinario di assunzioni da parte del Ministero della salute, che incentivi innanzitutto nuovi ingressi dei giovani. Sono necessarie almeno diecimila assunzioni già dal 2024. Bisogna rendere attrattivo il nostro SSN, attraverso un intervento di sostegno ai professionisti, in maniera sistemica e globale. È necessario intervenire sia sul piano economico, sia su quello delle condizioni di lavoro, oggi insostenibili e con gravi ricadute sulla salute degli operatori, oltre che sulla loro vita privata e familiare".

"Chiediamo al Governo e al Parlamento - conclude la FNOMCeO - un impegno al fine di trovare ulteriori risorse finanziarie necessarie per affrontare le criticità che affliggono il nostro Servizio sanitario nazionale, per rendere maggiormente attrattivo il Servizio sanitario pubblico per i professionisti, per garantire una sostenibilità economica effettiva ai livelli essenziali di assistenza e per ridurre le differenze territoriali, attraverso il finanziamento congruo del Fondo sanitario nazionale, nel rispetto dei principi di universalità, di uguaglianza e di equità, in attuazione dell'articolo 32 della Costituzione".

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