Virus West Nile e Usutu, con una circolare emanata il 21 luglio 2025 (in allegato a fondo pagina) il Ministero della Salute fornisce una serie di raccomandazioni volte a rafforzare le attività di prevenzione e sorveglianza previste dal Piano Nazionale Arbovirosi.

La sorveglianza epidemiologica umana e veterinaria condotta nei primi mesi dell’attuale stagione vettoriale - si legge -, ha confermato la circolazione del virus West Nile (WNV) e USUTU (USUV) nel territorio nazionale. 
La sorveglianza dei casi umani ha registrato, al 20 luglio 2025, un totale di 10 casi d’infezione (di cui 7 casi nella Regione Lazio, tutti nella provincia di Latina, 1 in Regione Piemonte nella provincia di Novara, 1 nella Regione Veneto in provincia di Padova e 1 nella Regione Emilia-Romagna in provincia di Modena) con 2 decessi. La sorveglianza entomologica e veterinaria ha confermato la presenza del West Nile virus (WNV) in 11 pool di zanzare, 7 uccelli appartenenti a specie bersaglio e in un cavallo campionato nell’ambito della sorveglianza passiva. Il virus USUTU è stato rilevato in due pool di zanzare. Attualmente le regioni in cui è stata confermata la circolazione di WNV sono: Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna e Puglia. La circolazione dell’USUV invece ha interessato finora la regione Emilia Romagna.

La circolare operativa prevede che sia rafforzata la sorveglianza clinica umana, in particolare nei territori con circolazione virale documentata, e sensibilizzati i medici di famiglia, pediatri e specialisti per l’identificazione tempestiva dei sintomi sospetti. L'infezione da WNV - viene evidenziato nel documento - si può manifestare in modo estremamente variabile: infezione asintomatica (sino all’80% dei casi); infezione paucisintomatica (sino al 20% dei casi) caratterizzata da sindrome febbrile aspecifica con febbre o storia di febbre recente trattata con antipiretici non altrimenti spiegabile talora associata a cefalea, astenia, mialgia, nausea, vomito, diarrea e rash cutaneo morbilliforme; infezione neuroinvasiva (<1% dei casi, 10% letalità) caratterizzata da un andamento bifasico, inizialmente simile alla forma paucisintomatica e poi seguita nei giorni successivi da una sindrome neurologica acuta e progressiva caratterizzata da sintomi quali encefalite, meningite a liquor limpido, poliradicolo-neurite (simil Guillain-Barré), paralisi flaccida acuta. La comparsa di casi aggregati con sintomatologia febbrile di non chiara origine deve inoltre far porre il sospetto clinico di arbovirosi autoctona come WNV, ma senza trascurare anche altre arbovirosi come dengue e chikungunya.

Nella circolare si raccomanda la collaborazione medico-veterinaria, la promozione di attività di formazione per il personale sanitario e di seguire le indicazioni del Piano nazionale di sorveglianza dell’Arbovirosi per il monitoraggio e contrasto dei vettori. Si ricorda anche l’importanza di informare i cittadini sull’adozione delle misure preventive: uso di repellenti, abbigliamento protettivo, zanzariere e sistemi ambientali di controllo, eliminazione di possibili focolai larvali come ad esempio sottovasi, contenitori d’acqua, fontane non trattate. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito istituzionale del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità e attraverso il numero 1500.

LA CIRCOLARE DEL MINISTERO